WHAT PROTECTS THE RIGHT TO BE FORGOTTEN?

A causa della massiccia crescita dei canali di informazione disponibili su Internet (blog e periodici online, social network) questo argomento, che sta diventando sempre più importante negli ultimi tempi in tutto il Paese e in Europa oltre che in Europa, è “il” diritto a non essere ignorato .Ciò estende i diritti alla privacy, il cui bisogno di sicurezza sta diventando sempre più sentito. Secondo il Garante privacy Antonello Soro “La rete annulla la distanza temporale tra una pubblicazione e l’altra, ospitando senza interruzione notizie anche datate, spesso superate dagli eventi e quindi non più attuali”

QUAL È IL DIRITTO A ESSERE DIMENTICATO

Conoscere il significato di diritto all’oblio significa considerare che questo è tipicamente indicato con il termine “dimenticato”, che significa non essere menzionato per sempre dal pubblico in relazione a fatti che sono stati riportati nel tempo precedente. Su base giuridica il “diritto all’oblio” è una manifestazione del proprio diritto alla privacy (o diritto alla privacy) inteso come diritto a chiedere la cancellazione dei dati personali resi pubblici (Cass. Civ. Sez. III, 09/04/1998. 3679).

Di solito è un riferimento a situazioni in cui la storia di un individuo viene riportata, attraverso il mezzo di un sito di articoli di notizie o altro mezzo, senza un desiderio pubblico di divulgazione. È la Corte di Cassazione con sentenza n.

5525/2012 ha chiarito i diritti all’oblio è. Ha definito che è diritto di legge «non divulgare ulteriormente notizie che, per il passare del tempo, sono ormai dimenticate o sconosciute alla maggioranza dei soci». Questo diritto è particolarmente importante in relazione alle informazioni personali coinvolte in procedimenti penali poiché in questo caso, insieme ai diritti alla privacy e alla credibilità della parte in questione potrebbero essere lesi. Spiegare appieno in cosa consista questo diritto va sempre visto nel contesto degli altri diritti che la persona ha tra cui il rispetto e l’onore e l’onore, al punto che la Suprema Corte, nella sua sentenza 3679/1998, ha definito il diritto a scomparire in termini del “giusto interesse di ciascuno a non rimanere indefinitamente esposto all’ulteriore danno che la reiterata pubblicazione di una notizia legittimamente divulgata in passato reca al suo onore e alla sua reputazione”.

 

COSA TUTELA IL DIRITTO ALL’OBBLIGO

In termini generali, il “diritto all’oblio” è il trattamento dei dati personali. trattamento dei dati personali che vengono trattati nel caso in cui particolari condizioni l’interessato sia in grado di richiederne la cancellazione al responsabile del trattamento. Se c’è la pubblicazione di informazioni personali (ad esempio, attraverso la pubblicazione di informazioni su Internet o altri mezzi di comunicazione) il diritto alla privacy è un diritto per garantire che i dati personali, anche quando sono stati divulgati in modo legittimo prima , non è distribuito. Per evitare il perpetuarsi della stigmatizzazione della persona colpita che potrebbe esporre la persona a ciò che oggi chiamano a seguito di una “gogna mediatica”.

Si pensi, ad esempio, alla denuncia dell’arresto di un criminale dopo un certo periodo di tempo, con l’assoluzione. La pubblicazione della notizia dell’arresto rientra nel diritto all’informazione dei collaboratori della persona tuttavia, se a conclusione della causa, non viene cancellata o modificata l’interessato è comunque soggetto in modo ingiusto in un insomma, una macchia da solo. Reputazione e onore.

Il fondamento giuridico sulla base giuridica del diritto all’oblio può essere inteso sia su scala nazionale sia su scala sovranazionale, in quanto esistono numerose leggi che, limitando i diritti di stampa e, di conseguenza, il diritto di accesso alle informazioni è finalizzato alla tutela della privacy delle persone.

 

Inoltre, qualora non vi sia motivo di mantenere i dati riservati rilasciati, il soggetto cui è stata affidata la richiesta di cancellazione non è però tenuto solo ad approfondire la questione, ma inoltre ad assicurarsi che anche altri titolari del trattamento abbiano cancellato le informazioni da lui pubblicate. .

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